Nomadi a chi?
Note biografiche degli intervistati
|
|
Fonte: www.sucardrom.eu. |
- In Europa, l’85-90% dei Rom e Sinti presenti sono da tempo sedentari. In Italia, solo il 2-3% dei Rom e Sinti pratica il nomadismo.
- “Nomade” non descrive più la realtà dei Rom e Sinti in Italia. Negli anni passati, i Rom e Sinti viaggiavano per lavoro (commercio di cavalli, riparazione del rame, fiere, …), ora sono sempre più una realtà stanziale.
- Oltre al linguaggio popolare e ai media, in Italia, spesso sono le istituzioni (Ministero dell’Interno, Ministero dell‘Istruzione, Università e Ricerca, Prefetture, enti locali, scuole, campi nomadi) a usare il termine “nomadi”.
In Italia, dal maggio 2008 al dicembre 2011, in cinque Regioni (Lombardia, Campania, Lazio, Piemonte e Veneto), è stato proclamato lo Stato di Emergenza Nomadi e i prefetti dei rispettivi capoluoghi sono stati nominati Commissari straordinari per l’Emergenza Nomadi.
|
|
|
© Stefano Pasta. |
CRISTINA: FORZATAMENTE NOMADE?
- Negli ultimi anni, si è assistito ad autorità che hanno reso “forzatamente nomadi” alcuni Rom sedentari da decenni. È il caso dei bambini rom plurisgomberati nelle città italiane.
- Cristina, rom rumena, è nata a Draganesti, comune della regione dell’Oltenia in Romania. Entrambi i genitori sono nati a Draganesti, tre nonni su quattro sono nati a Draganesti, il quarto nonno è nato a Daneasa, comune confinante con Draganesti. All’età di 8 anni la sua famiglia è emigrata a Milano per cercare un lavoro: dal novembre 2009 al novembre 2010 ha subito venti sgomberi in un anno.
|
|
|
Fonte: www.sucardrom.eu. |
Approfondimenti
Sul nome e il presunto “nomadismo”:
|